Ognuno di noi ha acquisito un'idea simbolica dell'eroismo, fin dalla più giovane età, maturandone il concetto in modo soggettivo, attraverso esperienze personali ed eventi che la sorte gli ha riservato.
A fattore comune, tuttavia, sembra esserci un'idea di eroe che tutti condividiamo: vediamo l'uomo vocato ad un destino eroico come una creatura che esercita, durante la vita, atti di eroismo di graduale intensità fino a quello ultimo che corona l'esistenza, ne sanziona il valore e, di frequente, ne stabilisce il termine.
Personalmente, ho assimilato il concetto di eroismo, durante l'età scolare, in due tempi distinti.
Una primaria coscienza l’ho ricevuta quando la maestra ha letto e commentato la motivazione della Medaglia d'Oro al valore di Enrico Toti: il gesto disperato dell'Eroe di lanciare contro il nemico la stampella (strumento che, già di per sé, testimonia un precedente atto eroico), è scaturito da un impulso all’apice dell’esaltazione. L’atto, allora, mi apparve talmente nobile da indurmi a configurarmi l'eroismo come qualcosa che dovesse impegnare il corpo dell'Eroe in uno slancio in avanti, irruente, indifeso, risolutivo, non di un combattimento ma della propria vita, che viene spesa in un attimo, senza agonia, soffocando il dolore, in omaggio ad un ideale altissimo e con un grido di orgoglio.
Una seconda presa di coscienza dell'idea di eroismo la debbo ad un amico melomane che mi dette l’occasione di gustare un disco (78 giri) del celebre tenore Tamagno: la voce altissima del finale, espressa in modo continuato, senza gorgheggi, senza modulazioni in calando, veniva troncata di colpo, all'apice dell'emissione acuta; l'improvviso silenzio che seguiva lasciava intuire qualcosa di estremamente drammatico, ineluttabile, eroico.
Nella mia infanzia, ho sempre collegato la figura di Enrico Toti a quella di Tamagno, nel combinato dell’azione gestuale dell’uno e di quella sonora dell’altro che, insieme, rimandano agli stilemi retorici e teatrali dei monumenti ai caduti e delle immagini della guerra di movimento che qui ho selezionato.
Il concetto di eroismo di Rigon applicato al ciclismo, interessante....
RispondiEliminaVedremo vedremo.....
Amedeo Guillet : http://it.wikipedia.org/wiki/Amedeo_Guillet
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=e5ik_Y6p3eY